Città Giardino è un Cane

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Nella città di Terni, l’Associazione di Promozione Sociale Utilità Manifesta, operante dal 2004 nel settore della comunicazione e del design di pubblica utilità, presenta il progetto “Città Giardino è un cane” come progetto territoriale all’avanguardia fializzato alla riqualificazione e alla valorizzazione urbana dell’area identificata con lo storico quartiere di Città Giardino.

Il progetto rappresenta un importante passo in avanti verso la “riorganizzazione” del quartiere avviata nel 2009 nell’ambito del più ampio quadro progettuale “Città Giardino Quartiere Creativo” che vede il coinvolgimento di Comune di Terni, Utilità Manifesta, Gatr Associazione Giovani Architetti Terni, Indisciplinarte, Università di Perugia-Facoltà di Scienze Sociali per lo Sviluppo e la Cooperazione, sede di Terni.

Dal 2009, l’obiettivo di riorganizzazione urbana del quartiere viene perseguito avvalendosi di studi che attingono il suo background storico e culturale, aspetti antropologici, architettonici e ambientali. Insieme, gli studi realizzati e le attività di contatto diretto con la popolazione dell’area fanno emergere la necessità di ripensare il quartiere in chiave di:
> restituzione di identità al territorio
> benessere e qualità della vita delle persone
> riscoperta e valorizzazione dei luoghi.
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Il tutto finalizzato al progressivo sviluppo di un “Quartiere partecipato”, consapevole delle proprie origini e delle proprie peculiarità, tanto da renderlo polo di attrazione e di interesse culturale tanto per il cittadino quanto per il turista. Complice – a ridosso dell’area – la presenza del CAOS-Centro Arti Opificio Siri, nuovo comprensorio museale della città di Terni.

A livello nazionale, “Città Giardino è un Cane” rappresenta un esempio di progettazione di
quartiere partecipata attivamente dai bambini. Per questo, il coinvolgimento attivo della Scuola Primaria R. Donatelli – per un totale di 70 alunni – è un punto cardine per la traduzione degli obiettivi individuati. L’Associazione guarda ad esperienze europee ed in particolare a quella britannica della città di Londra, per pensare un’identità di quartiere
a più livelli, che favorisca l’autonomia percettiva e la capacità di orientamento negli spazi dei bambini oltre che degli adulti. Orientamento che si sviluppa prediligendo un approccio di tipo esperienzialecognitivo, che doti il bambino di strumenti in grado di favorire l’acquisizione di particolari punti di vista rispetto all’ambiente circostante e che lo faccia
interagire direttamente con il territorio, facendone emergere limiti e potenzialità.